sabato 20 settembre 2008

la prima esperienza di mio fratellino

Carissimi, il mio fratellone mi chiede di dire due parole sul mio primo approccio sistematico alle arti marziali. Primo approccio sistematico perchè, seppur come lui ho sempre avuto la passione, solo sporadicamente con amici ero riuscito ad imparare qualcosa, ma mai ad allenarmi in una palestra.

Come mai finalmente sono riuscito? Perchè per la prima volta ho trovato un dojo dove entri come allievo e non come cliente, come amico e non come numero! Certo il tutto è stato facilitato dall'essere divento maestro un mio amico d' infanzia (Gabri, a cui va il mio ringraziamento), ma anche il suomaestro, Lorenzo, è stata subito molto disponibile (grande!) (e il ringraziamento va anche a suo padre che gli ha trasmesso passione e insegnamenti).

Ma veniamo al dunque: l'arte marziale è ten-shin-shoden KATORI SHINTO RYU. Mai sentita? Peggio per voi. Mi risulta che sia tesoro nazionale giapponese, si tramanda di padre in figlio da 15 (20?) generazioni (cmq dal 1447circa).(cmq: non l'avevo sentita neanche io, ma questo in realtà non è molto significativo). In sintesi è l'ultima scuola di samurai. L'arma è la spada, le altre per completamento.

Ma mio fratello mi ha chiesto di scrivere qualcosa sul primo allenamento con il nuovo kimono nero. Che dire? MI fanno impazzire i pantaloni. Ti sembra di poterti veramente muovere come vuoi (riuscirci poi è un altro paio dimaniche). Non so se era il kimono nuovo o la mente riposata dopo le vacanze....hofatto anche un grande passo avanti in alcuni colpi fondamentali di taglio alla testa riuscendo a tagliare l'aria come si deve. Per chi hapassato ore a provarci senza riuscirci, garantisco che è una grande soddisfazione (come sa Lorenzo che ha condiviso con me il piacere e la gioia, oltre ai numerosi tentativi infruttuosi).
Purtroppo adesso devo andare.

Un saluto a tutti, Giovanni

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