mercoledì 22 ottobre 2008

Esperire prima di dire

A me il Chi Kung mi ha sempre affascinata....è vero che vedi il tuo corpo fare cose che non pensavi mai di essere capace, come sviluppare il calore, sentire le pulsazioni fortissime ai polpastrelli, sentire campi magnetici (almeno questa è la sensazione..poi non so di cosa si tratta). Mi piacerebbe che la scienza facesse degli esperimenti per vedere effettivamente cosa accade nel fisico e nell'ambiente mentre si pratica Chi Kung. Ma non so dove finisce la realtà e comincia la fantasia ed è una domanda che mi sono fatta spesso anche io rispetto al Chi Kung. Anche i buddisti raccontano cose affascinanti e poco credibili da una mente scientifica come la mia...ma da guerriera ho capito che bisogna esperire prima di dire. La mia posizione è di "non so"......Studio attualmente Chi Kung e spero di riuscire a praticarlo giornalmente....ma voi sapete che il Tai Chi è una forma di Chi Kung vero?

4 commenti:

isa ha detto...

il mio maestro dice sdrammatizzando che è solo ginnastica. Dice che va praticato tutta la vita per mantenersi sani e felici...e l'allieva + anziana, gli risponde "si maestro, tu ci insegni a morire in salute..." risata generale...

Viviana B. ha detto...

Ishin, mi piace molto il tuo "Esperire prima di dire". Non dubito che il Chi Kung possa giovare al corpo ed allo spirito e condivido con te la speranza che certi fenomeni vengano studiati scientificamente.
Ciao.

rik ha detto...

il chi kung è interessantissimo, ma non credo sia qualcosa di soprannaturale. Infatti, da quello che ho visto e letto, in parte praticato, si tratta di meccanismi posti in essere fisicamente per far interagire meglio lo spirito e il corpo nella loro unità. Questa unità, già espressa da molti autori anche cattolici del Medioevo anche occidentale, viene espressa quando si dice che l'anima è forma del corpo, essi sono due coprincipi non due cose giustapposte, per cui agire sull'anima o nel profondo spirito significa veder reagire tutto l'organismo. Allora i limiti e i confini di tale interazione sono anche soggettivi e invisibili come lo è l'anima incorporea, immateriale perciò immortale, ma fatta per il corpo in qualche modo.
saluti da Riccardo (continuerò se riuscirò)

rik ha detto...

se tu, Ishin, hai una mente scientifica allora farai attenzione a distinguere tra mente scientifica e mente scientista. Quest'ultima presume dogmaticamente, a volte inconsciamente, che scientifico equivale a empiricamente verificabile, ma ciò è riduttivo e dogmatico, perchè il rigore scientifico non è dato tanto dalla considerazione degli esperimenti materiali di controprova (che peraltro mai sono ripetibili alle medesime condizioni, anche perchè l'esperimento stesso cambia la realtà in cui opera, la modifica)quanto dal rigore del ragionamento logico, effetto-causa, dal rigore del rapporto tra realtà esterna e osservazione soggettiva, che parte dall'esperienza ma non si chiude dogmaticamente in essa. L'esperienza è solo punto di partenza per lo scienziato serio, non limite autoimposto, perchè non tutte le cause a cui si giunge sono riportabili in un laboratorio, e non per questo non sono scientificamente provate (pur se a volte non comprovabili empiricamente). In questo senso la filosofia è assai più scientifica della scienza detta tale, quella moderna e sperimentale. Uno scienziato ragiona semplicemente senza schemi preconcetti su tutta intera la realtà, non la riduce a sola matematica, sola fisica, sola chimica, sola botanica, solo biologia etc. Ogni scienziato serio ha una seria filosofia che supporta giustifica guida e orienta scientificamente la sua "scienza".
ciao ciao da Riccardo...questo penso.